Terziere Mezule

Il Terziere che si espande fuori dalla cerchia urbana portandosi verso il Monte, per cui è detto anche ‘di sopra', oggi chiamato Mezule, trova un cardine lungo l'antico tratto della via Flaminia, attuale via XX Settembre, dove sorgevano l'Ospedale di San Giacomo e punti di sosta e di ristoro per i viaggiatori.

Dopo la piazza del Pozzo, altra via importante era quella dedicata all'imperatore romano Cocceio Nerva, che porta al monastero di Santa Margherita, che si pone come un'asse dalla quale si dipartono i vicoli che risalgono verso la Rocca, arrestandosi presso il monastero di Santa Croce, ricostruito da Sangallo il Giovane, e oggi casa nobiliare. Tra le case si coglie la memoria delle perdute chiese di San Bartolomeo e di Santa Sofia.

Come d'incanto, il racconto dell'acqua della antica Formina si esprime nei lavatoi dei Capretti e nella fontanella di Bucci, e nel Pozzo della Comunità, mentre evoca orti segreti e corti che intervallano case e palazzi, come quelli dei Mancinelli e dei De Caldoris, con i loro archi, da quello celebre di via del Monte a quello meno noto che si incontra in via Matteo da Narni.

E in mezzo, il cuore del Terziere, che è il forno di Casa Mancinelli e la sede sociale, che era stazione di sosta; i fondachi di antichi palazzi che si aprono per il ristoro, tra torri e logge che non ti aspetti e scorci che sono stati amati dai plenaristi. E, in alto, la Rocca, dove era il monastero di santa Maria Maddalena, e da tempo immemorabile regna la fonte di Feronia, la cui acqua era dono prezioso.

Il Terziere che sale e guarda verso la Rocca, proprio dalla fortezza riprende una torre che, merlata e nera, si staglia sul fondo bianco di uno scudo. Questo è lo stemma, e se un motto deve esserci, ‘Torre nera muove e vince' è quello giusto.

 

Terziere Fraporta

Il terziere Fraporta, dal vessillo riconoscibile per i colori rosso e blu con porta bianca in campo rosso, si sviluppa nel cuore del centro storico di Narni. Partendo da Porta Ternana, ingresso della città provenendo da Terni, e salendo lungo la grande Via Flaminia si arriva fino a Piazza del Lacus, oggi Piazza Garibaldi. Voltando a destra si arriva in Piazza dei Priori passando di fronte alla Cattedrale dedicata al Santo Patrono Giovenale.

Nel territorio del Terziere Fraporta si trovano i maggiori monumenti della città. In Piazza dei Priori sono ubicati il Palazzo del Podestà, oggi sede amministrativa del Comune, e il Palazzo dei Priori, oggi sede dell'Associazione "Corsa all'Anello". Ulteriori piazze e palazzi, sono dislocati in varie zone del terziere, tra cui particolare rilevanza assume Piazza San Francesco, che ospita l'omonima Chiesa romanica e l'adiacente Palazzo, oggi sede ufficiale del terziere stesso dove si svolgono le maggiori attività per la Corsa all'Anello.

Entrando nel palazzo, imponente e suggestivo è il suo chiostro interno dal quale si snodano gli spazi nevralgici del terziere: i grandi saloni dedicati alla ristorazione, al piano terra, e le grandi stanze dedicate alla sartoria e alla custodia degli abiti, al secondo piano.

Dall'interno del palazzo, si accede ad uno spazio esterno che affaccia verso ovest sulle Gole del fiume Nera. Qui sono state allestite alcune ambientazioni medievali: lo "Speziale" e "L'Orto dei Semplici" nel quale è stato realizzato un cantiere edile medievale con gru funzionante.

Lungo il perimetro di Piazza San Francesco, si apre il Vicolo dei Mestieri. Qui si può godere di scorci caratteristici e ricostruzioni di botteghe e mestieri attraverso l'allestimento di ambienti, tra i quali il "ceraro", il "falegname" ed il "forno", tutti funzionanti durante l'intero periodo dei festeggiamenti della Corsa all'Anello.

Accedendo poi in Via del Campanile, una delle vie più suggestive della città, si arriva al campanile della Cattedrale, sul quale si può salire per ammirare un panorama mozzafiato che si snoda sopra i tetti della nostra splendida città: la "Superba Narnia".

 

Terziere Santa Maria

Lo stemma del Terziere è la facciata stilizzata della chiesa di Santa Maria Maggiore, l'odierna San Domenico, su fondo arancione. Il vessillo ha i colori arancione e viola.

Il Terziere di Santa Maria comprende la zona nord-ovest del centro storico di Narni. È attraversato dal cardo massimo della Narnia romana (oggi via Mazzini), sulla quale si affacciano antichi ed importanti edifici.

Entrando nel Terziere dalla piazza principale, l'antica Platea Maior, il gioiello romanico della chiesa di Santa Maria Impensole, della quale sono anche visitabili i suoi sotterranei. Poi la Torre dei Marzi, dove nacque il famoso umanista Galeotto Marzio. Palazzo Scotti. La chiesa di Santa Maria Maggiore, poi intitolata San Domenico e oggi Auditorium cittadino, antica cattedrale di Narni, poi sostituita dal santuario del patrono San Giovenale. 

Ed ancora scendendo, palazzo Arca-Marinata, la chiesa di S. Restituta e palazzo Cardoli, famiglia che vantò legami familiari e ruoli di primo piano nell'Italia centrale. Sullo sfondo di piazza Marzio il corpo di fabbrica dell'istituzione assistenziale intitolata alla Beata Lucia, mistica narnese attiva alla corte estense di Ferrara. Nell'altro lato della piazza Palazzo Sacripanti, oggi sede universitaria. Percorrendo poi via Marcellina, si notano testimonianze architettoniche di edifici di epoca medievale ed in fondo il Palazzo Capocaccia.

Tornando più in alto verso il centro cittadino, nell'area dove una volta si trovava il monastero di San Bernardo, è attestato l'insediamento di una comunità ebraica, con al suo interno autorevoli esponenti di diverse arti e mestieri. Nei giardini pubblici vicini un belvedere sulle Gole del fiume Nera e sull'abbazia di San Cassiano e l'ingresso del percorso di Narni Sotterranea, aperto tutto l'anno. 

Il Terziere conta inoltre tre porte, accesso alle antiche mura cittadine. Porta San Vittore o Porta Nova, dove si può notare un grande portone ligneo e ballatoio, ricostruite dai contradaioli del Terziere; Porta dei Polelli o della Fiera, dove si svolgeva un mercato e più in alto, in via Gattamelata, nascosta tra edifici ed orti, Porta del Vodano.

In quella via si può osservare quella che era ritenuta essere la casa natale del grande condottiero Gattamelata, che visse in città la sua giovinezza.