Le sartorie nate negli anni ‘70 sono diventate un vero fulcro della Corsa all'Anello e fondamentali per la sua riuscita. Veri e propri laboratori d'arte, dove collaborano storici, costumisti, sarti, artigiani, orafi, acconciatori, calzolai, coadiuvati da esperti artigiani e consulenti storici.

La ricerca legata alla realizzazione dei costumi è passata attraverso un percorso di studio analitico storico – critico, essenzialmente sui documenti pittorici del territorio, ma anche su testimonianze d'archivio. L'intento è stato di individuare quella dinamica della moda trecentesca, che gioca su tessuti, tagli e colori, per dotare le sartorie che confezionano gli abiti storici, di quello stesso genio che muoveva ago e forbici del sarto medievale.

Ogni terziere ha la propria sartoria ed ognuna ha il proprio responsabile che si occupa di coordinare i prestatori d'opera e i costumanti. Oltre a coordinare la sartoria e la realizzazione dei costumi, i responsabili hanno anche delle precise indicazioni dall'Associazione Corsa all'Anello e compilano accurate schede tecniche degli abiti ed accessori.

Così nel corteo storico narnese si riscontra una rilevante minuzia di dettagli, chiari riferimenti storici ed iconografici e grande attenzione ai tessuti ed ai tagli.

Entrando all'interno delle sartorie, si può constatare direttamente tutto il lavoro, la dedizione e le fatiche che queste persone e tutti i loro collaboratori, impiegano tutto l'anno per la riuscita del Corteo e per supportare con vari tipi di abiti, ogni settore della Festa, rievocazioni, spettacoli, osterie, garantendo il più possibile l'identità medievale e quindi l'immagine stessa della Narni trecentesca.

Gli abiti, prima disegnati e poi realizzati, sono riferiti a precisi soggetti, nobili, dame, autorità, corporazioni, militi, musici, caratterizzati con elementi come acconciature, copricapo, cintole, armi, borse, gioielli, calze e scarpe.